Per comprendere la nascita del Nucleo Iniziale di Formazione JSF (NIF JSF) è utile una breve premessa contenente alcune informazioni sul velivolo F-35 e sul contesto internazionale in cui è inserito il programma JSF.
L’F-35 Lightning II è un cacciabombardiere americano supersonico multiruolo monoposto e monomotore, dotato di caratteristiche tecniche avanzate tipiche degli aerei così detti di 5a generazione. E’ un velivolo in grado di essere armato con numerose tipologie di bombe e missili, equipaggiato con numerosissimi sensori per l’attacco, la propria difesa e le comunicazioni anche satellitari, ed infine dotato di una bassissima osservabilità ai radar (stealth), che lo differenzia dai velivoli di quarta generazione avanzata quali l’Eurofighter e il Rafale.
L’aereo progettato dall’americana Lockeed Martin, nasce dal requisito del Pentagono denominato Joint Strike Fighter per rinnovare le diverse flotte statunitensi dell’Air Force, dei Marines e della Navy. Tre le versioni previste:
1) Convenzionale (F-35A)
2) A decollo e atterraggio corto/verticale (F-35B)
3) Per portaerei convenzionali (F-35C).
Gli Stati Uniti differentemente da quanto fatto per tutti gli altri velivoli venduti alle nazioni amiche, (F-16, F-18, etc.) hanno permesso per il JSF, di partecipare sin da subito alle attività del programma, anche se con modalità differenti, a seconda del coinvolgimento scelto da ogni nazione. Oggi sono ben 12 i paesi che hanno scelto l’F-35: Australia, Canada, Danimarca, Italia, Norvegia, Olanda, Turchia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Israele, Giappone, Corea del Sud, e sono in fase di valutazione Belgio e Finlandia.
L’Italia è partner del programma sin dal 1998. Partecipazione che tra il 1998 e il 2013 è stata ratificata con sei passaggi parlamentari, 4 Decreti Ministeriali e 3 accordi internazionali, il tutto in 4 diverse Legislature.
Le decisioni prese nel programma JSF in ambito politico, tecnico e militare hanno portato a sviluppare, in Italia, importanti progetti tra cui due molto significativi e più specificatamente:
– la costruzione della Final Assembly & Check Out (F.A.C.O.);
– la costituzione del Centro Polifunzionale Velivoli Aerotattici (Ce.Po.V.A.);
entrambi ubicati presso la base dell’Aeronautica Militare di Cameri (NO).
La F.A.C.O. è lo stabilimento gestito dalla Divisione Velivoli della Azienda Leonardo (ex Alenia di Finmeccanica) dove vengono assemblati i velivoli F-35 per l’Aeronautica Militare Italiana e per quella Olandese.
clicca qui o sulla foto per visitare lo stabilimento FACO
La F.A.C.O. è pertanto uno stabilimento modernissimo dove opera personale italiano coadiuvato da una assistenza tecnica di Lockheed Martin. Lo stabilimento è stato costruito in 5 anni dal 2011 al 2015, ma le attività al suo interno sono iniziate man mano che le infrastrutture venivano completate. Nella foto in alto una veduta dello stabilimento.
Il Centro Polifunzionale Velivoli Aerotattici (Ce.Po.V.A.) venne costituito in data 23 luglio 2012 alle dipendenze del Comando Logistico dell’A.M. (ora soppresso, in data 1° novembre 2020).
Su Cameri operavano già, oltre al Comando Aeroporto, il 1° Reparto Manutenzione Velivoli, centro di eccellenza per la gestione tecnico, logistica, manutentiva ed ingegneristica per i sistemi d’arma Tornado ed Eurofighter. La costruzione della F.A.C.O. e la futura gestione del programma F-35 in termini di manutenzione e gestione tecnica logistica portano alla naturale conseguenza di espandere le capacità della base di Cameri con la costituzione del Ce.Po.V.A. che, oltre ad inglobare il 1° RMV ed il Comando Aeroporto, si amplia con la creazione del Nucleo Iniziale di Formazione JSF (NIF JSF). Il NIF pertanto viene costituito nell’ambito della creazione del Ce.Po.V.A.
Il NIF raggiunge la piena costituzione il 15 dicembre 2014 con l’approvazione delle relative Tabelle Ordinative Organiche da parte dello Stato Maggiore Aeronautico. L’attivazione del NIF, pertanto, viene a coincidere con l’avvio delle primissime fasi di produzione del velivolo e con le contestuali necessità di coadiuvare il Comando Logistico dell’A.M. e la Direzione di Programma JSF della Direzione Nazionale degli Armamenti (Segredifesa) nella gestione delle attività relative alla partecipazione italiana alle fasi di sviluppo, industrializzazione e produzione.
Una data importante e significativa vissuta dal NIF è stata sicuramente il primo volo di un F-35 (versione A) sulla base di Cameri avvenuta il 07 settembre 2015. Significativa in quanto quel velivolo racchiude in sé tanti primati:
– primo F-35 assemblato presso la F.A.C.O.;
– primo F-35 assemblato al di fuori degli Stati Uniti;
– primo F-35 a volare nel mondo al di fuori degli Stati Uniti;
Le future date significative del NIF coincideranno con l’assemblaggio e il relativo primo volo di un F-35 versione B e del primo F-35 versione A per l’Aeronautica Militare Olandese.
La storia del NIF è destinata però ad essere breve del resto è implicita nel suo stesso nome con quell’aggettivo “iniziale” che lo evidenzia. Anche per altri velivoli come ad esempio Tornado ed Eurofighter i relativi NIF sono stati chiusi e confluiti in quello che ora è il 1° RMV.
Il NIF, pertanto, era destinato ad evolvere per confluire in seguito nel Logistic Operation Center (L.O.C.), ora inserito negli organici del 1° RMV con compiti di gestione e supporto di tutte le problematiche tecnico/manutentive legate all’entrata in servizio del velivolo F-35, garantendo al contempo, il necessario coordinamento con gli Alti Comandi e le altre agenzie di programma nazionali e statunitensi.
In data 28 febbraio 2018 è stata disposta la chiusura del NIF a seguito della attivazione del L.O.C. avvenuta in data primo marzo 2018.
Approfondimenti:
Il programma JSF F-35 in pillole: leggi il documento