
di Felice Paolino D’Amico.
Sabato, 22 febbraio 2025, con il patrocinio del Comune di Cameri e il supporto dell’Associazione Arma Aeronautica Aviatori d’Italia – Sezione di Novara e del Circolo del 53, alla presenza del Comandante il Comando Aeroporto Cameri, Col. Antonio Corrado, e di un folto pubblico – proveniente anche dal circondario camerese – è andato in scena presso la Sala Cinema dell’Aeroporto di Cameri l’evento culturale – musicale “Il battesimo dell’Aria – Il racconto della scuola di Aviazione di Cameri in musica e parole”.

Lo scopo dell’autore – Felice Paolino D’Amico, Ufficiale dell’Aeronautica Militare – è stato quello di raccontare come nel 1910 trascorrevano il loro tempo libero, tra un volo e l’altro, i piloti di aeroplano dell’allora Scuola di Aviazione di Cameri.
L’obiettivo primario della serata la solidarietà a favore dell’Associazione “Stelle sulla Terra” di Cameri, presieduta dalla Sig.ra Marta Murari che, ricordiamo, promuove attività abilitative e ricreative a favore di persone con disabilità mentale e/o motoria.

I lavori di costruzione del Campo di Volo a Cameri incominciarono nel 1909 grazie all’iniziativa dell’Ingegnere francese Clovis Thouvenot, che intendeva istituire una scuola di volo. Il volo inaugurale venne effettuato nel febbraio del 1910. Cameri fu la seconda scuola di pilotaggio italiana, dopo quella fondata il 15 aprile 1909 a Centocelle. Successivamente a Thouvenot, nel 1913, si insediò nell’area Giuseppe Gabardini, che iniziò ad acquisire terreni tra Cameri e Bellinzago per l’ampliamento dell’aeroporto al fine di promuovere e sviluppare le attività aeronautiche, ma soprattutto una nuova scuola di volo.

Felice Paolino D’Amico ha raccontato come quegli uomini e donne, tra un volo e l’altro, trascorrevano il loro tempo libero presso le rive del vicino fiume Ticino per poi rilassarsi a cena tra amici alla “Trattoria dell’Aviazione”, parlando di motori, della traversata delle Alpi, di carburazione, di monoplani e di biplani, prima di dedicarsi al giuoco delle carte o a lezioni di “bon ton” presso il “Caffè degli Aviatori”.

Attraverso i brani dei più celebri cantautori italiani (Modugno, 883, Finardi, Nomadi e tanti altri) e ad una inedita Marcia dell’Aeronautica cantata all’inizio dello spettacolo dal soprano Gabriella Selvaggio, gli spettatori sono stati immersi nel concetto metaforico del Volo: “il Volo della fantasia”, “il Volo delle ambizioni”, “il Volo dei sentimenti” ed hanno provato le stesse passioni di quei coraggiosi ed ambiziosi giovani che hanno fatto grande la storia dell’Aviazione italiana e del campo volo di Cameri.
Tutto questo è stato impreziosito anche dalle voci e dalla musica del Maestro Andrea Albini (chitarra), Manuel Boschetti (basso), Alex Canella (batteria), Dario Roncolato (tastiera), Eros Curcio (organetto), Maria Grazia Aschei (voce), Gabriella Selvaggio (voce), Emanuele Maffei (voce), Antonio Costa Barbè (voce), Letizia Panagini (voce e attrice), Marco Bruno (attore), Andrea Doni (voce e attore) e Giovanni D’Amore (attore).

Alfredo ORNANO, un giornalista nel 1910 scrisse: “Fra due o tre secoli, quando si farà la storia dell’aviazione, si parlerà di Cameri”.
E’ trascorso appena un secolo e abbiamo cercato di “parlare” del campo di aviazione di Cameri; l’abbiamo fatto noi, l’hanno fatto già altri in passato.
La storia di quei piloti che hanno fatto grande la Scuola di Aviazione merita di essere ricordata, tramandata, raccontata perché con il loro coraggio, spirito di avventura e disprezzo del pericolo, hanno reso grande l’aviazione italiana e fatto conoscere la città di Cameri nel mondo.

Una risposta.
È stata una bellissima esperienza!
Ritrovarsi con tutti gli Attori e i musicisti e con gli Amici di Stelle sulla Terra mi ha emozionato come da tempo non mi accadeva.